Morte celebrale - Donazione - Trapianto di organi

La morte cerebrale e la morte cardiaca:  la morte è una sola ma può avvenire per due cause diverse e cioè a a cusa di un danno al cervello o per un arresto cardiaco. Facciamo chiarezza
Periodicamente si continua a discutere  su quando una persona è morta e su come tale evento venga certificato scientificamente senza che dei soggetti potenzialmente vivi possano venire considerati morti.

La discussione è stata stimolata, senza che ve ne sia stato il bisogno, da articoli di stampa e da prese di posizione che hanno contribuito a mettere in dubbio la possibilità che la morte sia scientificamente provata ed hanno concorso, assieme a fattori di altra natura, all'aumento di dubbi che creano problemi allorquando, se il defunto non abbia espresso una scelta, vengono chiamati ad interpretare la sua volontà gli aventi diritto.


La Legge italiana ha stabilito che la morte coincide con la cessazione irreversibile di tutte le funzioni del cervello, e cio' avviene quando il cuore non riprende più a battere, il sangue non arriva al cervello e, dopo pochi minuti, sopravviene la morte, che, in questo caso, va accertata con un elettrocardiogramma che deve risultare piatto per 20 minuti continuativi.
Il decesso può avvenire anche per una lesione al cervello, che, gonfiandosi, aumenta la sua pressione sino a superare quella del sangue, impedendogli così di irrorarlo: questa morte va accertata e certificata per legge da un Collegio di tre medici specialisti, non legati ai trapianti di organo, che verificano con criteri clinici e strumenti sofisticati il decesso della persona e stilano un certificato.
Questo accertamento ( elettrocardiogramma se la causa di morte è dovuta ad un arresto cardiaco) (oppure con criterio nurologico se la causa è dipesa dal danno cerebrale) e' obbligatorio per i medici che devono accertare e certificare la morte in ambiente ospedaliero, indipendentemente dal fatto che i loro organi siano donati oppure non lo siano.

Gli strumenti e la diagnosi sono rigorosi e garantisti nel modo più assoluto: i respiratori ed i farmaci mantengono vitali alcuni organi solo per un periodo limitato di tempo dato che il cervello non controlla più il cuore, il respiro, le funzioni metaboliche, ecc.
Infine va ricordato che:

Infine va ricordato che:
•    la morte è diversa dal coma, perché in questo alcune parti del cervello funzionano ancora, mentre se una persona è morta nessuna parte del cervello è attiva: dal coma si può ritornare in vita, ma dalla morte ogni ritorno è precluso; gli organi vengono prelevati solo dopo che la persona  è deceduta e solo se vi era un consenso a donare personale o attraverso l’interpretazione degli aventi diritto.
•    che in Italia i trapianti sono gratuiti e quindi nessun interesse economico li guida;
•    che, anche per motivi tecnici oltre che legislativi, in Italia è impossibile un traffico di organi.
Con queste note l'associazione intende richiamare l'attenzione dei cittadini sulla necessità di approfondire la loro conoscenza su questo problema affinché le scelte siano ponderate: da una parte vi è la comunità scientifica che garantisce i criteri operativi, la cultura della donazione che sviluppa una catena di solidarietà al di sopra delle razze, delle religioni, dei sessi, l'aspettativa di migliaia di persone che attendono un gesto di solidarietà per continuare a vivere e dall'altra vi sono credenze ataviche, forme di feticismo arcaico, preoccupazioni legittime di non subire danni ingiusti.
Il compito di tutti è quello di conoscere sempre di più per decidere nelle condizioni migliori.

    Le domande più frequenti sulla donazione e sul trapianto degli organi
    1.    Che cos'è un trapianto? Il trapianto è la sostituzione di un organo malato e non più funzionante con un organo sano prelevato da un donatore. Il trapianto restituendo le funzioni perdute è in grado di dare al paziente una soluzione definitiva alle sue aspettative permettendo al tempo stesso una sua totale integrazione sociale.
    2.    Quali organi e tessuti possono essere donati e trapiantati? Organi: rene, cuore, fegato, polmone, intestino, pancreas. Tessuti: cornea, valvole cardiache, segmenti vascolari, cute, midollo osseo, cellule, staminali da cordone ombelicale.
    3.    Chi è il donatore di organi? È un soggetto cha ha subito una lesione cerebrale primitiva irreversibile, cioè una completa distruzione delle cellule cerebrali per una delle seguenti cause: trauma cranico, accidente vascolare (emorragia), anossia/ischemia cerebrale, tumore cerebrale primitivo oppure in casi particolari anche una persona deceduta per arresto cardiaco con l’ausilio di una macchina che permette la circolazione di sostanze per proteggere gli organi.
    4.    Che cos'è la morte a causa di un danno cerebrale? Quando un individuo viene colpito da una grave e irreversibile lesione cerebrale, si verifica una condizione clinica definita morte a causa di danno cerebrale che è caratterizzata dalla totale perdita di tutte le funzioni cerebrali e viene documentata inequivocabilmente sia con accertamenti clinici che strumentali.
    5.    Come viene accertata la morte per danno cerebrale? Vengono utilizzati dei criteri clinici e strumentali per verificare che la situazione clinica della persona che si trova in morte cerebrale presenti le seguenti condizioni:
    - la causa del danno cerebrale deve essere dovuta ad una malattia organica nota ed irreversibile
    - assenza di qualunque attività elettrica cerebrale rilevata dall'elettroencefalogramma (EEG piatto)
    - assenza di tutti i riflessi che partono direttamente dal cervello, di respiro spontaneo e di reazione agli stimoli dolorifici
    - assenza del flusso cerebrale ematico in tutti i casi previsti dalla legge
    Lo stato di morte a causa di danno cerebrale viene identificato da un medico rianimatore ed accertato da un collegio di tre medici: un anestesista-rianimatore, un neurologo, un medico legale. Il collegio medico verifica e certifica il perdurare delle condizioni che hanno determinato la morte per un periodo non inferiore  a 6 ore.
    6.    Il coma è sinonimo di morte per danno cerebrale? Un danno di una certa entità di parte o di tutto il cervello comporta che le cellule nervose smettono momentaneamente di funzionare e si ha il quadro clinico definito coma. Il coma è la perdita più o meno prolungata dello stato di coscienza, cioè assenza della consapevolezza di sè e dell'ambiente anche dopo la stimolazione esterna, mentre permangono quelle funzioni cerebrali deputate al mantenimento della vita. Una persona resta nello stato di coma sino a che il danno non è riparato. La morte cerebrale, al contrario del coma, si identifica con la perdita totale ed irreversibile di tutte le funzioni cerebrali e non è possibile rilevare alcuna attività vitale. Non è quindi possibile confondere il coma con la morte cerebrale.
    7.    Come vengono assegnati gli organi? L'assegnazione degli organi viene effettuata presso il Centro Regionale di Riferimento per i Trapianti da un programma che individua nelle liste di attesa dei diversi centri di trapianto i soggetti che risultano più compatibili sulla base delle caratteristiche cliniche ed immunologiche del donatore.
    8.    Si paga per ricevere un trapianto? No, è illegale comprare o vendere organi umani. La donazione degli organi è sempre gratuita e anonima. I costi del trasporto sono a carico del Servizio Sanitario Nazionale
    9.    Ma quanto può vivere un paziente trapiantato? Grazie ai nuovi farmaci immunosoppressivi che hanno ridotto il rischio del rigetto acuto, la durata di un trapianto è ormai molto lunga. Sono infatti ormai numerosi i pazienti che hanno superato i 20 anni di trapianto e che conducono una vita normale. Le giovani donne trapiantate possono avere figli e portare a termine una gravidanza senza problemi.
    10.    Esiste un limite di età per donare gli organi e i tessuti? Non ci sono limiti di età: si possono prelevare e trapiantare organi con successo, cornee, reni e fegato da donatori di età superiore a 90 anni.
    11.    Le principali religioni come affrontano il problema della donazione degli organi? Tutte le grandi religioni sono favorevoli al prelievo degli organi in quanto lo considerano un grande atto di solidarietà umana.
    - CRISTIANESIMO: in diverse occasioni i Pontefici si sono pronunciati in modo favorevole nei confronti della donazione degli organi in quanto essa offre 'una possibilità di salute e perfino di vita a malati talvolta privi di speranza'. Nel Nuovo Catechismo Cattolico si può leggere 'il dono gratuito di organi dopo la morte è legittimo e può essere meritorio' (sett. 1997, 2301).
    - Papa Giovanni Paolo II in occasione del XVIII Congresso Internazionale della Transplantation Society ha affermato che il trapianto degli organi è una grande conquista per la scienza ed è uno strumento prezioso per salvare vite umane.
    - EBRAISMO: ritiene che se è possibile donare un organo per salvare la vita di una persona è obbligatorio farlo in quanto la vita è un dono di Dio ed il prelievo degli organi ha, pertanto, priorità sul mantenimento della santità del corpo del donatore.
    - ISLAMISMO: ammette la donazione degli organi da parte dei donatori che abbiano dato in anticipo il proprio consenso.
    12.    Che cosa stabilisce la nuova legge sui trapianti? La Legge n° 91, 'Disposizioni in materia di prelievi e di trapianti di organi e tessuti', prevede che ad ogni cittadino sia notificata la richiesta di manifestare la propria volontà sulla donazione degli organi e tessuti dopo la morte in base al principio del SILENZIO-ASSENSO INFORMATO. Secondo questo principio sono considerati DONATORI coloro i quali esprimono la loro Volontà Positiva in merito alla donazione e NON DONATORI colori che invece manifestano la loro Volontà Negativa. I cittadini che, sebbene informati, non esprimono alcuna scelta, sono considerati DONATORI in quanto il loro silenzio viene interpretato come tacito assenso alla donazione. Infine coloro i quali non avranno ricevuto alcuna notifica sono considerati dei NON DONATORI. Le Aziende Sanitarie notificheranno ad ogni loro assistito la richiesta di manifestare la propria volontà in merito alla donazione degli organi e tessuti dopo la morte quando sarà stata realizzata l'anagrafe informatizzata. Le dichiarazioni di volontà consegnate al medico di famiglia o presso le Aziende Sanitarie locali verranno registrate nell'archivio nazionale del Centro Nazionale per i Trapianti. In questa prima fase transitoria, tuttavia viene adottato il principio del CONSENSO o DISSENSO ESPLICITO in base al quale nei casi in cui il potenziale donatore non abbia espresso in vita una scelta (Positiva o Negativa) gli aventi diritto (coniuge, convivente moreuxorio, figli, genitori) hanno la possibilità di interpretare in senso negativo la volontà del loro caro e quindi opporsi al prelievo degli organi.
    13.    Come deve essere espressa la dichiarazione di volontà? La dichiarazione di volontà è valida se contiene i dati anagrafici (cognome, nome, luogo e data di nascita), n° del documento, data e firma. Qualunque nota scritta che riporti quanto indicato è da considerarsi valida. Ogni cittadino, in attesa di ricevere dalla propria Azienda Sanitaria la notifica, potrà utilizzare come dichiarazione di volontà, qualsiasi tessera o altra nota scritta contenente i dati sopra elencati e potrà portarla con sè assieme ai propri documenti oppure consegnarla agli sportelli della propria Azienda Sanitaria. Questa tessera NON deve essere considerata come una notifica e la sua compilazione NON è un obbligo. Essa rappresenta un modo semplice per invitare tutti noi ad una scelta consapevole, a parlare di donazione in famiglia in un clima di serena discussione.

    Dott. Mariangelo Cossolini
    Direttore - Torre 2 piano 2 studio 14

    U.S.S.A. Coordinamento Prelievo e Trapianto d'organi e Tessuti
    Area della Provincia di Bergamo
    Progetti di Cooperazione Internazionale
    Direzione Medica di Presidio
    Azienda Ospedaliera Papa Giovanni XXIII
    Piazza OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, 1
    24127- Bergamo
     
    Presso: ASST PAPA GIOVANNI XXIII - PIAZZA OMS, 1 - 24127 BERGAMO - torre 2 piano 4 ufficio 16  - Telef. 035/2678057 cell.re 351 5088036
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