Nel settembre 2008 si è svolto il 5° Granfondo Internazionale dei Trapiantati. Una carovana di 30 persone, fra cui 12 trapiantati ciclisti, 10 ciclisti accompagnatori ed otto addetti alla logistica ed alla assistenza dei corridori, è partita dal piazzale degli Ospedali Riuniti di Bergamo per arrivare a Roma ospiti della Casa dei Bergamaschi.
La prima tappa ha visto i ciclisti partire da Bergamo, dopo i saluti della dirigenza ospedaliera, delle autorità provinciali e cittadine e dei campioni del ciclismo bergamasco, per arrivare verso la fine della mattinata a Cremona dove vi è stato l'incontro con l'assessore del comune di Cremona, il preside e gli studenti della scuola superiore “L. Einaudi”. Qui i trapiantati hanno raccontato la loro esperienza di vita ed hanno sollecitato gli allievi ad una riflessione sulla opportunità che la donazione degli organi diventi parte della coscienza civile per consentire una specie di rinascita per coloro che hanno bisogno del trapianto d'organo per riprendere a vivere. Nel pomeriggio la carovana si è diretta verso Parma dove sono stati accolti dalle autorità cittadine e dalle associazioni di volontariato locali per uno scambio di saluti e di informazioni sui problemi del volontariato e della donazione degli organi.
La seconda tappa ha portato i corridori da S.Ilario d'Enza (PR) a Sarzana (SP) attraverso il passo del Cerreto (m. 1261), accompagnati da un tempo instabile che non ha mancato di bagnare la carovana durante il valico appenninico, salvo poi restituire un po' di sole all'arrivo. L'amministrazione di Sarzana ha accolto la carovana nella bella sala consigliare, vecchia sede gentilizia trasformata in palazzo municipale, dove, dopo il saluto delle autorità comunali e delle associazioni di volontariato ed una presentazione dell'associazione e delle esperienze vissute dai trapiantati ed un invito a sostenere la campagna per la donazione degli organi, è stato offerto un buffet ai partecipanti.
La terza tappa si è sviluppata lungo la costa tirrenica da Sarzana sino a Livorno. Il bel tempo ha favorito l'entusiasmo dei corridori ed una sosta sul lungomare di Viareggio, dove le autorità scolastiche e gli allievi dell'istituto turistico “G.Marconi” hanno accolto con simpatia e curiosità, nel grande piazzale interno alberato, i partecipanti al Granfondo. Qui alcuni trapiantati e loro famigliari hanno parlato della loro esperienza agli allievi delle ultime classi ed hanno risposto alle domande che venivano loro formulate dagli studenti. L'istituto ha provveduto poi a dare un saggio delle capacità turistico alberghiere degli allievi con un buffet da loro preparato. Alla sera la carovana è stata accolta dall'amministrazione comunale di Livorno che, attraverso l'assessore alle politiche sociali, pure lui trapiantato di organo, ha espresso simpatia e ringraziamento per questa iniziativa dell'associazione di Bergamo che, oltre a diffondere il messaggio della donazione degli organi, intende dimostrare che coloro che hanno subito un trapianto di organo sono in grado, poi, di continuare la loro vita con una buona salute e con la possibilità di riprendere le normali attività.
La quarta tappa ha portato la carovana da Livorno a Grosseto, consentendo, grazie al bel tempo, una sosta alla carducciana Bolgheri ed al golfo etrusco di Baratti, prima di arrivare nella città maremmana dove nella piazza centrale, piena di bancarelle per una manifestazione artigianale, ci ha accolto l'amministrazione comunale ospitandoci nella Sala consiliare per uno scambio di saluti e dove, come da tradizione, è intervenuta la sig.ra Lucia Corti, madre di Giacomo, un giovane ciclista, purtroppo morto per un incidente, i cui organi sono stati tutti donati per i vari trapianti.
La quinta tappa si è snodata nella maremma tosco-laziale e nell'antica alta Etruria partendo da Grosseto, attraversando Orbetello per arrivare poi a Tarquinia. Un incontro importante i trapiantati l'hanno avuto ad Orbetello, dove, accolti dal Preside e dal Sindaco, hanno incontrato gli studenti dell'I.T.I.S. “G. Carducci” per un dibattito sulla donazione degli organi e sui trapianti. Alcuni trapiantati hanno esposto il loro travaglio per approdare a questa soluzione ed hanno pure risposto alle domande poste dai ragazzi. Al termine ha fatto seguito un ospitale buffet. I ciclisti hanno poi ripreso il cammino verso Tarquinia, dove la banda municipale ha accolto i corridori sulla piazza centrale, e l'amministrazione, insieme alle associazioni di volontariato locali, ha invitato nell'antico palazzo comunale la carovana per uno scambio di saluti e di esperienze nel campo della donazione e dell'attività di volontariato. Infine la cerimonia si è conclusa con un buffet nella prestigiosa sala d'ingresso affrescata con dipinti del Quattrocento rappresentanti momenti di vita e di storia dell'antica cittadina laziale.
La sesta tappa ha portato, lungo il litorale romano, il gruppo ad Aprilia dove dirigenti dell'Istituto Biochimico Italiano, produttore di farmaci per le malattie epatiche e per i trapiantati, e rappresentanti della amministrazione comunale hanno accolto i corridori e, dopo uno scambio di saluti, hanno esposto lo stato delle loro ricerche nel settore delle problematiche epatiche.
La settima tappa, da Aprilia a Roma, ha vissuto un momento di particolare calore quando ad Ostia è stata accolta, grazie alla collaborazione dell'associazione Marta Russo che si batte nel campo della donazione degli organi, dagli insegnanti, dalle autorità circoscrizionali e dagli studenti del liceo scientifico “A.Labriola”.
Qui, in uno scenario di festa e di partecipazione, si è svolto un dibattito sui temi della donazione e dei trapianti, nel quale, dopo gli interventi delle autorità e del personale politico e sanitario addetto ai trapianti, i ciclisti hanno esposto alcune loro storie personali ed hanno risposto alle domande degli studenti sulla donazione, sul trapianto di organo, sugli effetti di questo intervento e sulla qualità della loro vita post-trapianto. Dopo il tradizionale buffet, i corridori sono partiti alla volta di Roma dove è stata ricevuta nella Casa dei Bergamaschi da esponenti politici e da personalità bergamasche che operano a Roma. Al termine dell'incontro la carovana si è diretta verso Sutri, da dove, dopo il meritato riposo, è ripartita al mattino successivo per il rientro con i pulmini a Bergamo.
In ogni sede di tappa o di incontro la vice-presidente Valentina Lanfranchi ha esposto il programma e gli obiettivi della nostra associazione, il dr. Mariangelo Cossolini, coordinatore dei trapianti della provincia di Bergamo, ha esposto e chiarito alcuni temi relativi alla “morte cerebrale” ed ha risposto alle numerose domande di chiarimenti poste dagli studenti, i trapiantati (Gisella, Giovanni, Enrico, Luisa, Luigi ed Ambrogio) e famigliari (Carla) sono intervenuti per raccontare la loro esperienza e rispondere ai quesiti dei ragazzi.
Nel complesso l'Associazione Amici del Trapianto di Fegato ritiene di avere svolto una azione positiva per quanto riguarda la donazione degli organi e l'attività dei trapiantati di organo.
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